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Sciatori, «slalom» tra le norme

Scritto da il 29 Novembre 2021

Impianti di innevamento in funzione e neve naturale. Tutto ciò che serve, dopo un anno di stop, per garantire piste e atmosfera, ma a preoccupare è l’aumento dei nuovi contagi e soprattutto dei ricoveri in ospedale. E’ partita comunque la stagione sciistica nel carosello dei comprensori del Dolomiti Superski. Dopo Val Senales, Solda, Col Gallina (Passo Falzarego), Passo Monte Croce dove si sciava già, hanno aperto sabato 13 impianti a Plan de Corones e a Sesto Pusteria la cabinovia Signaue. Si prevede di aprire tutte le piste del Dolomiti Superski nel primo weekend di dicembre: a Obereggen (Ski Center Latemar) si parte il 3 dicembre con la tradizionale sciata in notturna. Dal 4 dicembre piste aperte anche nelle tredici aree dell’Ortler Ski Arena: da Merano 2000 a San Martino; da Corno del Renon a Monte Cavallo.

Impiantisti e giuristi stanno lavorando da mesi per interpretare e applicare le norme, condizione indispensabile per garantire agli appassionati la possibilità di sciare in sicurezza. Ciononostante non tutti i dubbi sono ancora sciolti: si attende la pubblicazione del decreto Draghi in vigore dal 6 dicembre.

Green Pass e mascherina

«Dai 12 anni in su – spiega Thomas Mussner, direttore generale del Dolomiti Superski – servono Green Pass e mascherina, dalla chirurgica alla Ffp2, per salire su funivie, cabinovie, seggiovie con la cupola. Si sale invece anche senza certificazione verde su skilift e manovie dei campi scuola».

La capienza è ridotta all’80% su funivie, cabinovie e seggiovie con cupola; capienza piena per seggiovie senza cupola e skilift. Il controllo del Green Pass verrà fatto direttamente al momento dell’acquisto dello skipass e servirà ad attivare la tessera. Nel caso in cui lo skipass si compri online, andrà abilitato con il Green Pass attraverso un’apposita app del Dolomiti Superski; oppure andando sul sito del consorzio; con le macchinette installate alla partenza degli impianti; per i meno tecnologici c’è sempre la possibilità di attivarlo alla cassa. L’attivazione dello skipass settimanale o stagionale, attraverso appunto il Green Pass, deve essere fatta ogni volta che si decida di andare a sciare. «Il sistema che abbiamo adottato – assicurato Mussner – è molto semplice: tre click ed è fatto».

Quale Green Pass

Oggi per salire sugli impianti si richiede il Green Pass base, rilasciato a vaccinati, guariti e tamponati. Ma dal 6 dicembre e fino al 15 gennaio basterà o servirà quello rafforzato, concesso solo a vaccinati e guariti? Oppure verrà chiesto solo in zona arancione? «Al momento – spiega Mussner – non abbiamo certezze. Il decreto Draghi non è ancora stato pubblicato». Molto cauto anche l’assessore Daniel Alfreider in costante contatto con Roma: «La linea del governo e del Comitato tecnico scientifico è quella di introdurre regole più restrittive dal 6 dicembre al 15 gennaio per tutti gli ambiti che non siano quelli lavorativi. È possibile, ma assolutamente non ancora certo, che quindi anche per salire sugli impianti di risalita serva il Green Pass rafforzato».

Non si potrà sciare in zona rossa. Ma l’Anef, l’associazione degli esercenti funiviari, chiede di evitare il blocco degli impianti, puntando invece sulla riduzione della capienza. «Purtroppo – dice Mussner – il fatto che in Alto Adige ci sia un certo numero di comuni “rossi” ha creato un grave danno. Sono arrivate le disdette per Sant’Ambrogio. C’è l’idea che qui sia tutto chiuso, non è così. Ci sono solo alcune restrizioni che verranno meno dal 6 dicembre»

Le baite

Se come pare ormai certo anche le baite in quota verranno considerate alla stregua di bar e ristoranti in città, allora anche per mangiare o bere una cioccolata calda all’interno, dopo una sciata, servirà il Green Pass rafforzato.

Assicurazione obbligatoria

Con l’inizio del 2022 entrano in vigore nuove regole che indipendentemente dalla pandemia, puntano ad aumentare la sicurezza. Si parte con l’obbligo del casco da 0 a 18 anni. Giro di vite per contrastare l’abuso di alcolici: le forze dell’ordine potranno sottoporre ad alcoltest gli sciatori anche in pista. Non è chiaro ancora se lo stato di ebrezza scatterà con un tasso alcolemico superiore a 0,5 g/litro oppure già al di sotto di questo limite. Altra novità importante: l’obbligo dell’assicurazione per sciare in pista. «Si potrà fare – dice Mussner – con pochi euro anche al momento dell’acquisto dello skipass». «Noi – spiega Alessandro Molinari, ad e direttore generale di Itas assicurazioni – abbiamo messo a punto un prodotto che consente al cliente di farsi l’assicurazione con tre click entrando nel nostro sito o inquadrando il Qr code sui volantini distribuiti negli alberghi, nei noleggi sci, alla partenza degli impianti». Costi? «Accessibilissimi: un euro e mezzo al giorno per l’assicurazione che copre la responsabilità civile ed è quella obbligatoria; con 2,50 si ha anche la copertura infortuni; 30 euro se si vuole l’assicurazione per tutta la stagione; 10 in più per gli infortuni».


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