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Rifugio Zangola, un futuro con saune, bar e ristorante

Scritto da il 29 Maggio 2021

Il rifugio “Zangola”, che sorge nel cuore dell’Altopiano di Boniprati, nel territorio comunale di Castel Condino, rialzerà presto le serrande. E non sarà l’unico esercizio di media montagna ad accogliere i turisti: a questo si aggiungerà infatti in luglio, se le procedure andranno a buon fine, anche la struttura “agrituristica” adiacente a Malga Table, in modalità di “esercizio rurale”, come punto di ristoro e affittacamere. Sono queste le novità, per l’estate turistica, che arrivano da Castel Condino.

A distanza di qualche mese dall’appalto, di cui l’Adige aveva dato notizia in settembre 2020, la riapertura del locale che sorge a metà tra l’accogliente piana di Boniprati (dove oltre allo storico rifugio “Lupi di Toscana” è presente l’Albergo Boniprati preso in gestione nei mesi scorsi da Hermann Zontini) e Malga Baite sembra essere sempre più imminente: salvo intoppi (burocratici e di sistemazione dell’immobile), a giugno l’ambizioso progetto diventerà realtà: due coniugi bresciani, Angela Roberti e Silvano Baccoli (nella foto), hanno infatti deciso di trasferirsi da Puegnago del Garda alle alture di Boniprati per i prossimi anni. «L’obiettivo del bando – aveva commentato il primo cittadino castellano Bagozzi, in fase di pubblicazione del bando – è quello di poter servire l’Altopiano di Boniprati di una struttura aperta per gran parte dell’anno e che possa incrementare l’offerta turistica che, con l’importante valorizzazione dell’area fatta negli ultimi anni in stretta sinergia con le amministrazione comunali di Pieve di Bono-Prezzo e Valdaone, sta registrando importanti numeri».

Il rifugio “Zangola”, sito in località “Comandere” e lungo la strada che conduce a Malga Table, è stato aggiudicato alla giovane famiglia proveniente dalla limitrofa Provincia di Brescia. La durata dell’affitto è stabilita in 9 anni al fine di poter dare la necessaria continuità di servizio. La struttura sarà adibita a B&B con le specifiche caratteristiche richieste dal bando e specificatamente: impegno da parte del gestore nella gestione continuativa dell’attività svolta nel periodo invernale (1 dicembre – 31 marzo) ed autunnale (30 settembre – 30 novembre); attivazione entro 3 anni dall’apertura di servizi integrativi interni alla struttura tipo Spa, centro benessere e centro relax; attivazione entro 3 anni dall’apertura di servizi per il cliente tipo bike, bike elettriche, gite in montagna, attività sportive, attività didattiche in collaborazione con malghe e attività agricole del territorio; allestimento del locale bar e ristorante con quadri ed immagini del territorio trentino e della Valle del Chiese oltre che prevedere la presenza di uno spazio adibito a distribuzione del materiale informativo relativo ai prodotti e alle attività promosse nel territorio locale.

Una struttura all’avanguardia con bagno turco, sauna, sala massaggi, zona relax e un ambiente che offra un sano soggiorno dopo i mesi di sofferenza causati dalla pandemia. Un primo importante passo cui seguirà, a breve, un’altrettanta importante riapertura.


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