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Olimpiadi: treni, funivie e altre opere per le Dolomiti. Trasporti, i piani di Confindustria Trento, Bolzano e Belluno

Scritto da il 21 Maggio 2021

Gettare la basi per la definizione di una programmazione che tenga conto delle esigenze straordinarie dettate dall’appuntamento di Milano Cortina 2026 e che però tracci una visione di più lungo termine dello sviluppo infrastrutturale delle Dolomiti, con un occhio di riguardo alla sostenibilità e alle generazioni future.

È con questo obiettivo che le Associazioni degli industriali delle province di Belluno, Bolzano e Trento hanno deciso di affidare all’Università di Padova uno studio preliminare che definisca lo stato attuale e gli scenari pre e post Olimpiadi del sistema delle infrastrutture di trasporto di interesse per le province sulle quali insiste il Patrimonio Unesco: un insieme indivisibile, che ricade in tre diverse aree amministrative che devono però dialogare e cooperare per una visione e una progettualità condivisa.

Con due orizzonti temporali: quello del 2026, anno delle Olimpiadi, e quello di più lungo periodo, almeno trentennale. Il contratto attraverso il quale Confindustria Belluno Dolomiti, Assoimprenditori Alto Adige e Confindustria Trento commissionano la ricerca al Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile e Ambientale – Icea dell’Università degli Studi di Padova è stato siglato dai presidenti delle tre associazioni Maria Lorraine Berton, Federico Giudiceandrea, Fausto Manzana, e dal direttore del dipartimento, Carlo Pellegrino.


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