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Da Caldaro a Monticolo, sette laghi balneabili in Alto Adige

Scritto da il 28 Giugno 2022

Con il caldo torrido di questi giorni i laghi altoatesini sono tra le mete preferite di residenti e turisti alla ricerca di refrigerio. “Il monitoraggio degli 8 laghi balneabili dell’Alto Adige condotto dall’Agenzia provinciale per l’ambiente e la tutela del clima ha evidenziato una buona qualità dell’acqua anche nella stagione balneare 2021”, afferma l’assessore all’ambiente Giuliano Vettorato.

Si può fare dunque tranquillamente il bagno nel lago grande di Monticolo, nel lago piccolo di Monticolo, nel lago di Caldaro, nel lago di Fiè, nel lago di Costalovara, nel lago di Tret e nel lago di Favogna.

Nel lago di Varna invece permane ancora il divieto di balneazione per motivi di sicurezza a causa della rimozione di materiale bellico. L’attività di monitoraggio e sorveglianza delle acque di balneazione dei laghi altoatesini, come ogni anno, è iniziata in aprile per proseguire fino alla fine di settembre.

“Ogni 3-4 settimane preleviamo campioni d’acqua nei laghi in punti già predeterminati che sono consultabili online”, spiega Alberta Stenico, direttrice del Laboratorio biologico dell’Agenzia provinciale per l’ambiente e la tutela del clima. “Nell’acqua prelevata ricerchiamo i batteri che ci indicano un’eventuale contaminazione di origine fecale; inoltre contiamo e identifichiamo i cianobatteri che in situazioni particolari potrebbero produrre tossine pericolose sia per l’uomo che per gli animali. Anche quest’anno il monitoraggio eseguito fino ad oggi ha dimostrato una contaminazione fecale estremamente bassa in tutti i nostri laghi balneabili”.

In primo luogo deve essere evitato che acque non depurate o comunque contaminate vengano convogliate nel lago. Per mantenere una buona qualità ecologica del lago ed anche un’ottima qualità balneabile, inoltre, il Laboratorio biologico esegue diversi lavori di risanamento. “Asportiamo, ad esempio, le piante acquatiche in modo da togliere sostanze nutritive dal lago interessato e mantenere elevato l’equilibrio ecologico”, spiega Stenico sottolineando che però serve il contributo di tutti.


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