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Mottarone, periti al lavoro sulla testa fusa

Scritto da il 9 Novembre 2021

Periti e consulenti da oggi al lavoro sui resti della cabina n.3 della funivia del Mottarone, trasferita ieri dalle pendici della montagna in un capannone del Tecnoparco del Lago Maggiore, a Verbania Fondotoce. Le attenzioni degli esperti che dovranno stabilire perché lo scorso 23 maggio si è rotto il cavo trainante dell’impianto sono rivolte in particolare alla testa fusa, il cilindro metallico in cui si innesta il cavo spezzato. Se finora è stato accertato l’uso dei cosiddetti ‘forchettoni’ per bloccare l’impianto frenante di emergenza, bisogna ancora stabilire le cause della rottura dello spesso cavo di metallo. La testa fusa, al momento, non è stata però ancora staccata dal pezzo di tronco nel quale si è conficcata. Alcune parti dei rottami saranno inviate per un’analisi più accurata al laboratorio Latif di Trento; altre nel centro per l’analisi dei metalli dell’università di Bologna.


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