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Le Alpi dalle glaciazioni ai giorni nostri

Scritto da il 3 Novembre 2021

Il Trentino si trova nel settore meridionale delle Alpi centro-orientali in un contesto geografico di transizione tra la pianura del fiume Po e la fascia di cresta della catena alpina; il suo territorio (esteso 6.260 km2) presenta conseguentemente una notevole varietà morfologica e climatica, passando dai caratteri mediterranei che circondano il Lago di Garda (65 m s.m.) a quelli tipicamente alpini nel contesto di vari gruppi montuosi, tra i quali il più
elevato è quello del Monte Cevedale (3.769 m s.m.).
Nel passato, le naturali oscillazioni climatiche della Terra hanno però determinato condizioni molto diverse nel corso delle ere geologiche. Per quanto riguarda l’evoluzione dei ghiacciai sono di particolare interesse gli ultimi 650.000 anni, nei quali si sono alternate 7 fasi molto calde (interglaciali) ad altrettante molto fredde (glaciazioni), tra queste l’ultima in ordine cronologico è stata quella di Wϋrm che ha avuto la fase più intensa circa 18.000 anni fa.
Allora la catena alpina era quasi interamente coperta dai ghiacci, che formarono anche lunghe “colate” nella valli meridionali, con spessori fino a duemila metri e lunghezze di centinaia di chilometri che arrivarono a toccare la pianura padana.

A questa fase particolarmente fredda, nella quale i ghiacciai alpini hanno raggiunto un’estensione dell’ordine di 100.000 km2 (di cui oltre 4.000 in Trentino), sono seguiti 8 millenni di riscaldamento dell’atmosfera, cosicché circa 10.000 anni fa gran parte di quella coltre glaciale era ormai scomparsa e la regione alpina viveva condizioni climatiche simili a quelle attuali. Dopo di allora le oscillazioni della temperatura media annuale dell’atmosfera terrestre sono state più modeste, oscillando in un intervallo di pochi gradi centigradi .


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