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Covid: mascherina “smart” con sensore avverte del contagio

Scritto da il 20 Settembre 2022

Una mascherina altamente sensibile e ‘intelligente’ potrà in futuro avvisare chi la indossa tramite i propri dispositivi mobili entro 10 minuti se nell’aria circostante sono presenti agenti patogeni come il virus Sars-Cov-2 o quello dell’influenza. Ad averla creata e presentarla sono gli studiosi della Shanghai Tongji University, in un articolo pubblicato sulla rivista Matter. La maschera, bioelettronica, è in grado di rilevare virus respiratori comuni, inclusi l’influenza e il coronavirus, nell’aria in goccioline o aerosol. “Ricerche precedenti – afferma Yin Fang, autore principale dello studio – hanno dimostrato che indossare una mascherina può ridurre il rischio di diffusione e contrarre la malattia. Quindi, volevamo crearne una in grado di rilevare la presenza di virus nell’aria e allertare chi la indossa”. Fang e i suoi colleghi hanno testato la mascherina in una camera chiusa spruzzando su di essa una proteina di superficie virale contenente liquido a livello di tracce e aerosol. Il sensore ha risposto a un minimo di 0,3 microlitri di liquido contenente proteine virali, da circa 70 a 560 volte inferiore al volume di liquido prodotto in uno starnuto e molto inferiore al volume prodotto tossendo o parlando. Il team ha progettato un piccolo sensore con aptameri, che sono un tipo di molecola sintetica in grado di identificare proteine ;;uniche di agenti patogeni come gli anticorpi. Una volta che gli aptameri si legano alle proteine ;;;;bersaglio nell’aria, un dispositivo collegato amplificherà il segnale e avviserà coloro che li indossano tramite i telefoni. Si tratta di un nuovo tipo di dispositivo altamente sensibile. “La nostra mascherina – aggiunge Fang – funzionerebbe molto bene in spazi con scarsa ventilazione, come ascensori o stanze chiuse, dove il rischio di essere infettati è alto”. In futuro, se emergesse un nuovo virus respiratorio, secondo gli studiosi si potrebbe facilmente aggiornare il design del sensore per rilevare i nuovi agenti patogeni. Il team di ricercatori spera anche di ridurre il tempo di rilevamento e aumentare ancora la sensibilità del sensore.


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