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Cia-Anabio, bene Mipaaf su sementi bio e banca dati dedicata

Scritto da il 25 Marzo 2022

Soddisfazione per la nuova circolare del Mipaaf riguardo le sementi biologiche e il funzionamento della Banca dati dedicata. Così Anabio-Cia, che accoglie con favore la comunicazione del Ministero del 23 marzo scorso. Dopo l’erba medica e il trifoglio alessandrino, dal primo gennaio 2023 entreranno in “lista rossa” anche frumento duro e tenero, orzo, avena e farro. Vuol dire che, per queste specie, non sarà più possibile fare ricorso al sistema di autorizzazioni in deroga e impiegare sementi convenzionali anche nell’agricoltura bio, come previsto dalle norme Ue -spiega Anabio-. Sarà necessario invece, da parte degli operatori biologici, effettuare la manifestazione di interesse per le sementi biologiche, tramite lo specifico servizio “Ordine” sul Sistema Informativo Biologico (SIB/SIAN), entro il termine del 30 giugno 2022, e quindi con largo anticipo rispetto alla campagna di semina 2023.

La circolare del Mipaaf conferma ancora una volta, sottolinea la confederazione agricola stessa in una nota, la bontà del “Progetto Sementi Biologiche” che Anabio-Cia sta portando avanti, spingendo produttori e consumatori verso un percorso virtuoso che utilizza e valorizza quei prodotti che sono bio già dal seme. Secondo l’Associazione, infatti, bisogna superare il prima possibile il massiccio e continuo ricorso alle deroghe, prima che lo imponga l’Europa, e lavorare già da ora per migliorare e accrescere la disponibilità e la qualità di sementi bio, che è l’obiettivo primario del progetto di Anabio, anche attraverso lo strumento della Banca dati sementi.

D’altra parte, “con l’entrata in “lista rossa” di così tante specie e il tempo utile per gli ordini -conclude Anabio- si va nella direzione di agevolare l’incontro tra domanda e offerta di sementi bio, cercando di coniugare le esigenze delle ditte sementiere con quelle degli operatori biologici”.