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3Tre Madonna di Campiglio

Scritto da il 22 Dicembre 2017

#indirettadaglieventi

3tre_madonna_di_campiglio_audi_fisSe la 3Tre di Madonna di Campiglio occupa un posto speciale nel cuore di tanti appassionati, italiani e non
solo, le ragioni sono diverse, e tutte importanti. La Classica del Canalone Miramonti ha dalla sua la storia, che l’ha vista parte della Coppa del Mondo FIS fin dalla primissima edizione e la consacra come il più storico dei templi italiani dello sci. Ha tutto il fascino della gara immersa nel buio della notte e illuminata dai riflettori, incorniciata dal pubblico che nelle ore precedenti il via forma uno spettacolare fiume umano nel centro della Perla delle Dolomiti e poi si unisce in una sola voce a sottolineare i trionfi e le sventure dei fenomeni dei pali snodati. Poi, naturalmente, ci sono le storie dei protagonisti. E forse, nell’immaginario collettivo, nessun personaggio si lega al pendio di Campiglio di Alberto Tomba. Sono passati 30 anni dalla stagione 1987/1888, quella dell’esplosione de “La Bomba”, dei suoi successi a raffica in slalom e in gigante, di quanto persino Sanremo si fermò per annunciare il trionfo olimpico di Calgary.
Trent’anni dopo, le immagini di Alberto continuano ad affacciarsi nelle case, nei bar e nei ristoranti della Perla delle Dolomiti, quasi che il tempo non fosse passato. Tomba, l’ultimo a vincere due edizioni consecutive della 3Tre fino al bis del giovane norvegese Henrik Kristoffersen, padrone nel 2015 e 2016, e che oggi intende mettere la freccia, e diventare il primo ad “infilare” il tris consecutivo.
La grande notte dell’unico slalom speciale italiano di Coppa del Mondo maschile comincia alle ore 17.45 con la prima manche, mentre tre ore dopo, alle 20.45, si aprirà il cancelletto per la decisiva seconda prova.
Dopo le 16.000 presenze degli ultimi due anni, Madonna di Campiglio attende un nuovo bagno di folla. In pole position per il successo ci sono sempre loro, Henrik Kristoffersen e Marcel Hirscher, rispettivamente primo e secondo in entrambe le ultime due edizioni. Ma dopo il podio del trentino Stefano Gross nel 2016, anche l’Italia vuole sognare e tornare a gridare al successo, quello che manca dal 2005: a vincere, allora, fu Giorgio Rocca. Non solo Gross, ma anche Manfred Moelgg (splendido in Coppa del Mondo e quarto a Madonna di Campiglio l’anno scorso) e Giuliano Razzoli che – si sa – con le stagioni olimpiche ha un feeling tutto speciale. Insomma, lo sci azzurro spera di tornare a vivere una serata “alla Tomba”. E, alle porte del Natale, non potrebbe chiedere regalo più bello.
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Radio Dolomiti trasmetterà in diretta da Madonna di Campiglio con Stefania e Michelangelo dalle 15 alle 18.

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